Il Progetto

Il progetto FamiglieInRete è rivolto a genitori ed educatori di bambini e adolescenti, e ha la finalità di promuovere competenze tecnologiche, relazionali e comportamentali affinché i partecipanti utilizzino le conoscenze acquisite per avvicinarsi ai propri figli e navigare insieme nell'Era Digitale

Unicità del Progetto

Le iniziative che riguardano Cyberbullismo, rischi dei Social Media, insidie e dipendenze da Internet sono molte, ma ci sono alcuni aspetti che differenziano FamiglieInRete dalle altre:
  • non c'è coinvolgimento diretto di alcuna istituzione, pertanto la durata degli incontri è interamente ed esclusivamente dedicata agli argomenti per i quali i partecipanti mostrano interesse e decidono di partecipare;
  • il team è composto da persone che partecipano a titolo volontario e offrono le proprie capacità, esperienze e conoscenze perché sono profondamente convinte di quanto sia importante informare e sensibilizzare le famiglie sui temi trattati;
  • le diverse professionalità dei componenti del team, consentono di affrontare le tematiche sotto diversi punti di vista, in modo da fornire una visione più completa possibile delle problematiche affrontate durante il percorso;
  • l'articolazione del progetto in un percorso strutturato, invece di un singolo evento o di più incontri svincolati fra loro, aumenta il livello di recettività riguardo gli argomenti trattati in modo che si riesca a "formare" e non solo a "informare";
  • il percorso è "adattivo", gli argomenti possono essere più o meno approfonditi in virtù dei feedback dei partecipanti e della soglia di interesse mostrata durante gli incontri.
L'insieme di questi elementi rende il progetto unico nel suo genere, probabilmente poco ortodosso, se confrontato con altri, ma sicuramente orientato a cogliere un obiettivo importante:

si vuole che le famiglie "non rimangano intrappolate nella Rete", ma che "vadano in rete", che facciano goal, socializzando anche tramite incontri reali e non solo tramite social; in altre parole, si vuole che costituiscano una "rete di famiglie" unite nel proposito di ridurre i rischi per i propri figli e le distanze con i propri figli.

Storia

L'idea del progetto nasce da una convergenza di intenti e motivazioni da parte della Parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio e di uno dei suoi parrocchiani, Marco Carrara, che svolge attività di Cisco Ambassador presso le scuole del Lazio.

I Cisco Ambassador sono dipendenti di Cisco Systems, leader mondiale nei settori del Networking e dell'Information Technology, o dei Partner del Cisco Networking Academy, il programma Educational più diffuso al mondo che si rivolge a scuole e università per divulgare contenuti sulle Reti di Computer e, in generale, sull'Information Technology. In particolare Marco Carrara è il Direttore Tecnico di uno dei tre Partner di riferimento per il Lazio.
Le attività dei Cisco Ambassador prevedono, a titolo volontario e gratuito, la divulgazione di tematiche inerenti la navigazione sicura e l'uso responsabile dei Social da parte di bambini e ragazzi, presso le scuole del territorio. Tali attività vengono realizzate tramite due tipologie di incontri, uno con i bambini delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado, l'altro con i genitori dei bambini che hanno partecipato all'incontro a loro dedicato. A livello nazionale è emersa una forte difficoltà nel coinvolgere i genitori che, raramente, partecipano all'incontro a loro rivolto. Tale difficoltà, non imputabile a problematiche lavorative, dal momento che gli eventi vengono organizzati nel tardo pomeriggio, riduce fortemente l'efficacia dell'azione educativa verso i bambini, che necessitano del supporto dei genitori per non cadere nella rete dei rischi e dei pericoli di Internet e dei Social Media. Questa difficoltà nel coinvolgimento dei genitori è una problematica che i Cisco Ambassador hanno riscontrato a livello nazionale e non è quindi legata all'aspetto territoriale. La Parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio, oltre alle funzioni pastorali e di Catechesi, fornisce anche attività rivolte a bambini, adolescenti e giovani, e vive costantemente in contatto con le famiglie, che spesso le si rivolgono per chiedere sostegno in caso di disagio da parte dei propri figli. Fra le varie problematiche, negli ultimi anni si sono aggiunte quelle legate ad un uso eccessivo e incontrollabile degli smartphone e dei social media da parte dei giovani. Ed è in questo scenario che Don Davide Martini e Vincenzo Pellegrini Rhao, rispettivamente viceparroco e diacono della Parrocchia, hanno coinvolto Marco nell'organizzazione di un incontro sui rischi legati alla navigazione su Internet e la responsabilizzazione all'uso dei Social Network, dedicato ai genitori dei bambini che seguono le attività di catechismo presso la Parrocchia. L'incontro, tenuto nel novembre 2016, ha avuto una partecipazione al di sopra delle aspettative, e due dei genitori che hanno seguito il seminario hanno offerto il loro contributo per poter replicare future iniziative dello stesso tipo. Il team si è così ampliato con l'aggiunta di Luciano Ricci e di Andrea Stridacchio.

Con questi due ingressi, il progetto assume una forma più ampia, in grado di diversificare i temi trattati. Infatti Luciano è un Mental Coach, esperto di PNL e formatore su comunicazione efficace e persuasione per una grande azienda, mentre Andrea è uno Specialista di Sistemi e Networking Certificato Microsoft, oltre che un educatore giovanile presso parrocchie della diocesi di Roma. 

Il progetto diventa un "percorso" verso la conoscenza dei molti aspetti, sia tecnologici sia "social", che caratterizzano la Rete. Un percorso per accompagnare e supportare i genitori nell'avvicinarsi ai loro figli e navigare "insieme" nell'Era Digitale.

Vengono programmati sette incontri, uno al mese. Il primo, a ottobre 2017, conferma l'unicità del progetto rispetto alle iniziative presenti in altre realtà, e quanto possa essere di aiuto per le famiglie. Il team viene completato con l'ingresso di Raffaele Riccardis, Psicologo-Psicoterapeuta dell'età evolutiva e familiare, Formatore nella Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, CRP di Roma, con esperienza in ambito di dipendenze giovanili, e di Mauro Antonelli, Assistente Capo della Polizia di Stato in servizio presso la Polizia Postale, Addetto alle Investigazioni sotto copertura su internet e al contrasto dei reati ai danni di minori.

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